Si è inaugurata il 25 novembre 2022 la mostra “Edward Burtynsky. Xylella Studies” in collaborazione con Fondazione Sylva, che attraverso l’opera del grande fotografo canadese racconta e documenta il dramma e l’emergenza ambientale della diffusione del patogeno xylella fastidiosa tra gli ulivi della Puglia.

Hanno partecipato tra gli altri all’evento di apertura (alla presenza dell’artista) il Sindaco di Polignano a Mare Vito Carrieri, il Direttore del Dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia Aldo Patruno, il Vice Ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto. 

“Orgoglioso di aver partecipato all’inaugurazione e felice che la Fondazione ospiti una mostra di tale rilevanza; Burtynsky racconta il dramma della xylella con immagini forti che utilizzeremo da monito per provare a evitare che quanto accaduto in Salento si diffonda ulteriormente” ha commentato il Sindaco di Polignano a Mare Vito Carrieri.

“Progetti come quello di Edward Burtynsky fanno incontrare la produzione artistico-culturale con le istanze sociali e le tematiche più attuali, offrendo chiavi di lettura per provare ad interpretare e cambiare la complessa realtà che stiamo attraversando. La Regione Puglia è in prima linea, anche attraverso gli importanti interventi previsti dal PNRR, nel fronteggiare l’emergenza xylella che sta affliggendo e trasformando radicalmente il nostro territorio e non solo. L’opera di grandi artisti come Burtynsky ci aiuta a guardare senza veli quel dramma e ad esorcizzare la paura che esso genera, diffondendo un messaggio che guardi al futuro, sensibilizzando il pubblico in tal senso e tenendo sempre viva la memoria perché ciò che è accaduto non si ripeta e ciò che dovrebbe accadere accada” ha spiegato Aldo Patruno, Regione Puglia.

A seguire, il Presidente della Fondazione Pino Pascali Stefano Zorzi ha annunciato che i 12 scatti in grande formato esposti in mostra andranno ad arricchire la collezione permanente del Museo in piena sintonia con l ‘opera di Pino Pascali, artista che sempre ha fatto esplicito riferimento alla natura e ai suoi abitanti.

La mostra “Edward Burtynsky: Xylella Studies” offrendo uno sguardo sensibile e puntuale su una problematica che affligge il nostro territorio ci invita a riflettere su cosa fare/non fare in futuro per preservare il delicato equilibrio ambientale. Ed è per non dimenticare questa tragedia, qualunque monito se ne tragga, che la Fondazione Pino Pascali si è direttamente impegnata nella produzione delle immagini qui esposte che così qui rimarranno e potranno dar seguito ad ulteriori testimonianze, anche altrove ad altre comunità locali” è stato il commento del Presidente.

“L’arte ha la capacità di creare legami, perché la voce degli artisti ha una eco speciale, arriva molto lontano. Ed è quello che sta accadendo grazie a Edward Burtynsky, le cui foto straordinarie rappresentano non un punto di arrivo, ma uno sprone all’impegno, alla ricerca, il momento da cui partire con una maggiore consapevolezza e finalmente ricostruire. Siamo grati al suo lavoro di artista e di uomo, che ha posto le basi per una collaborazione con la Fondazione Pino Pascali e con il Comune di Polignano. Fondazione Sylva s’impegna a piantare alberi, com’è nel suo Dna, carrubi molto probabilmente, nel segno di continuità con quell’albero, simbolo potente di resistenza e di rinascita, che è il carrubo millenario di Polignano a Mare”, spiega Luigi de Vecchi, presidente Fondazione Sylva.

 

“Spero che le mie immagini siano viste come il tenero abbraccio di un momento tragico della storia della Puglia e servano a trasmettere l’entità della perdita subita a causa della Xylella. È solo affrontando la perdita e attraverso la consapevolezza di ciò che è accaduto, che si può affrontare il problema e trovare soluzioni”, è il commento dell’artista Edward Burtynsky.

In occasione dell’evento Stefano Zorzi ha infine annunciato la nascita dell’associazione “Amici di Pino Pascali”, che sarà presieduta da Rossana Muolo. L’Associazione, anche attraverso il supporto di attività di fundraising a sostegno della programmazione della Fondazione, vuole porsi come esempio virtuoso di comunione d’intenti tra pubblico e privato, e come catalizzatore di attività collaterali di interesse collettivo.